2001 Nights : Cronache dal futuro


Fin dall’antichità l’uomo si è posto alcune domande : Chi sono? Da dove vengo? Dove vado? Cosa c’è oltre la vita? Cosa mi aspetta nel futuro? Cosa mi circonda? Come è nato l’universo? Sono solo nel creato?. Domande che, nel corso della storia, han prodotto uno svariato numero di risposte parziali mediante filosofie e religioni spesso molto contrastanti tra loro. Strano essere l’uomo; infatti se da una parte tende a protendersi verso l’eterno, verso l’infinito, ponendosi queste domande, dall’altra parte assume comportamenti che contrastano con questo barlume di “infinito” che echeggia nel proprio animo. Guerre e distruzioni sono un esempio lampante di questi comportamenti aberranti. Duplice comportamento che viene messo in risalto anche nella letteratura di fantascienza, nei fumetti e nel cinema. Alcune di queste domande fondamentali, infatti, son state affrontate da un certo tipo di fantascienza sopratutto quella successiva agli anni 50 che risentiva ancora di alcune paure del periodo storico : la paura del diverso, la divisione tra NOI e LORO retaggio della guerra fredda, e sopratutto la paura del nucleare. A dire il vero alcuni temi che potremmo definire “universali” vennero gia trattati nella golden age della science fiction ma solo negli anni sessanta si vedono opere in grado di porsi in maniera matura queste domande.

Nel 1961 il grande scrittore polacco Stanislaw Lem diede alla luce forse uno dei suoi capolavori : Solaris. Solaris è un pianeta senziente, una sorta di Dio Bambino, ricoperto da un mare gelatinoso. Ancora non cosciente di cosa esso sia, leggendo le menti degli esploratori e scienziati che tentano di scoprirne i misteri, crea immagini di persone legati ai loro ricordi, a volte dolorosi a volte piacevoli. In questo modo il pianeta, attraverso quello che considera solo un gioco, comincia a prender coscienza di se stesso. Dall’altro canto anche gli scienziati, tramite le immagini create, avranno modo di affrontantare un viaggio interiore che li porterà a conoscere se stessi. Opera onirica e, cosa strana per uno scrittore di area sovietica, basata sull’irrazionale sarà superata in grandezza e in profondità dei temi trattati solo sette anni dopo quando nei cinema di tutto il mondo uscirà 2001 Odissea nello spazio. L’affinita tra le due opere sta sopratutto nel riprendere in chiave fantascientifica i temi intimisti. Qui l’umanità è spinta a confrontarsi con se stessi, con il passato (rappresentato dall’enigma del monolito nero, esistente ancor prima che il barlume dell’intelligenza ricada sui primati antenati dell’uomo), e con il suo futuro...

E proprio 2001 Odissea nello spazio è uno delle fonti di ispirazioni di Yukinobi Hoshino per la realizzazione del suo capolavoro 2001 nights. Gia dal titolo si puo percepire quello che è piu che un omaggio al capolavoro di Stanley Kubrick. Il titolo ricorda anche le mille e una notte; non a caso ogni capitolo è chiamato “prima notte”, “seconda notte” e via dicendo. Il manga è formato da una raccolta di novelle, come quelle narrate da Sharizad al re persiano, che costituiscono una sorta di storia futura dell’uomo, di come egli alzi lo sguardo al cielo colmo di speranza per un periodo di pace e di prosperità e di come poi questi sogni vengano in qualche modo infranti.

Yukinobu Hoshino nasce ad Hokkaido, il 29 gennaio 1954. I suoi primi manga son ricordati per le caratteristiche umoristiche che abbandona presto per uniformarsi allo stile gekiga permettendogli di creare storie di carattere fantascientifico o di fanta-archeologia o di leggende antiche (tra cui Blue Hole e Kamunabi, quest’ultimo dedicato alle leggende giapponesi) con disegni molto dettagliati. Le fonti di ispirazione di Hoshino sono sopratutto una certa fantascienza occidentale che lui interiorizza facendola sua. Ad esempio Kodoku Experiment deve molto al filone del cinema d’horror fantascientifico che fa capo ad Alien.

Come detto 2001 Nights, sicuramente il capolavoro di Hoshino, ha come fonte di ispirazione il film di Kubrick che a sua volta fu tratta da una novella di Arthur C. Clarke : La Sentinella; ma lo stesso concetto di storia futura è probabilmente presa, anche se solo a livello di idea, dalle Cronache Marziane di Ray Bradbury scritto negli anni 50. Anche qui in effetti si parla del futuro dell’uomo e della sua esplorazione e colonizzazione dello spazio. Ma a differenza dell’opera di Hoshino, Bradbury si ferma alla colonizzazione di Marte. Hoshino va oltre, partendo dalle prime esplorazioni umane all’esterno della stratosfera fino al raggiungere lo spazio esterno e solo con la fine del primo volume l’umanità riuscirà ad abbandonare il sistema solare con sistemi di navigazione avanzati.

Il primo capitolo del manga (Prima notte : Progenie) ci presenta una scimmia, in una delle prime missioni oltre l’atmosfera, come il primo esemplare di una progenie di uomini dello spazio paragonandolo a quei primati che nell’antichità diedero vita alla razza umana. La scena rappresentata è in pratica la versione cartacea dell’incipit di 2001 odissea nello spazio dove alcune scimmie apprendono l’uso della pietra come armi. Risentendo dell’atmosfera degli anni 80, periodo di realizzazione del manga, la seconda notte (Seconda notte : Bagliore Terrestre) Hoshino mette le basi per un esplorazione congiunta dello spazio da parte dell’Unione Sovietica e dell’America, presentandoci i due capi di stato dei piu grandi schieramenti dell’epoca mentre stipulano un accordo di pace duratura e collaborazione su una navicella spaziale. Anche se tutto cio non è agevole (come viene narrato ne la Terza notte : il mare della fecondità), la voglia di spazio, di conoscerne i segreti, è forte nell’uomo. La prima domanda che si pone è cosa troverà li fuori, rassicurato dalle scoperte che mano mano fa (Quarta notte : Maelstorm III, Sesta notte : Rendez vous),o forse è tutto solo un illusione?? Di certo la sete di conoscenza dell’uomo lo spinge a progettare soluzioni alternative che lo possano spingere oltre i propri limiti tecnologici. Le strade seguite sono fondamentalmente due, mandare delle sonde pronte a raccogliere dati (Settima notte : il viaggiatore venuto da lontano) o mandare materiale genetico in una navicella pronto per esser fecondato quando il computer di bordo avesse trovato un pianeta adatto alla vita (Quinta notte : gli orfani dello spazio). Dalla quinta notte parte un filone della storia che ritornerà spesso nel proseguio del manga raccontando le vicende della famiglia Robinson, i donatori del corredo genetico dell’esperimento, e dei successori. Il cognome della famiglia non è casuale, infatti è spesso usato nella letteratura e nella cinematografia occidentale per indicare degli esploratori loro malgrado, basti ricordare Robinson Crusoe di Daniel Defoe, Swiss Family Robinson di Johann Wyss, da cui è stato tratto anche l’anime Flo la piccola Robinson, ma molto piu probabilmente il telefilm americano degli anni 60 Lost in space, dove una famiglia, appunto i Robinson, si perde nello spazio. Una nota di colore della settima notte è un’altra evidente citazione da 2001 odissea nello spazio sia nella situazione presentata nella storia che nel nome del computer della sonda : KARK 9000 molto simile ad HAL 9000. Le esplorazioni continuano con tutti gli svantaggi che la fisica relativistica si porta dietro (Undicesima notte : Orbita Ellittica) almeno fino a quando una fortuita scoperta permette l’uomo di poter utilizzare e manipolare l’antimateria per creare delle singolarità e viaggiare oltre la velocità della luce. Questa scoperta, narrata in Ottava Notte : La stella del demonio, è una delle piu belle storia di tutto il manga. Un caso fortuito porta alla scoperta di una, potremmo definirla, “stella oscura” che si trova all’esterno dell’orbita di Plutone. La massa della stella/pianeta è di circa un sesto di quella del sole e risulta essere formata da antimateria, pronta a fagocitare tutto cio che le passa attorno. La Chiesa individua in essa la presenza del male, in contrapposizione del bene rappresentato dal luminoso Sole, fonte di luce e di vita, tanto da definirla con il nome di Lucifero. D’altro canto il fanatismo del Papa, preoccupato da questa scoperta, è contrastato dal fanatismo della ragione rappresentata dagli scienziati che vogliono a tutti i costi investigare sul mistero di Lucifero. Sta ad un prete, laureato in fisica, Padre Ramon, inviato dal Papa, a mediare tra le due posizioni contrastanti. D’altro canto si viene a conoscere che la presenza del “male” ha permesso in qualche modo anche la vita sulla terra proteggendola dalle meteore esterne al sistema solare. Quindi l’umanità è il risultato delle due forze : bene e male. Alla fine della storia però, citando Il paradiso perduto di John Milton, lo stesso padre Ramon si chiede se questo utilizzo dell’antimateria possa portare il male, attraverso l’uomo, anche al resto del cosmo. La domanda che si pone è una domanda fondamentale : l’uomo potrà usare bene la tecnologia e la scienza o la userà per i suoi scopi di dominio?
Sfruttando le scoperte fatte su Lucifero si creano i primi motori interstellari (Nona notte : le luci del cielo sono tutte stelle) permettendo di superare quelle che fino a qualche decennio prima eran considerate missioni all’avanguardia, ponendo anche le basi affinche quelle missioni non vengano sprecate come nel caso della progenie dei Robinson (Decima Notte : un viaggio che supera il domani).
Hoshino a questo punto ci tiene a mettere in evidenza i pericoli dell’esplorazione spaziale dovuti ai difetti umani, come l’incoscienza guidata dalla forte curiosità (Undicesima notte : Il mondo pietrificato) o violando lo status quo dei pianeti che esplora (Tredicesima notte : Pianeti Simbionti, Sedicesima notte : il canto degli uccelli ora è silente, Diciannovesima notte : L’odissea del Pianeta Verde). Difetti dell’uomo contrapposti però con sentimenti puri quali l’amore e l’affetto (Diciottesima notte : All’amore il tempo). Ma l’uomo che propende lo sguardo all’universo è sempre lo stesso uomo che crea divisioni e confini sulla terra (Dodicesima notte : La nave degli sconosciuti).
L’aver viaggiato nello spazio per decenni crea una nuova stirpe di umanità: gli uomini dello spazio (Quattordicesima notte : Evoluzione finale) che cominciano a scontrarsi con l’uomo nato sulla Terra ritenendolo inferiore come capacità cognitive.
Se da una parte il terrestre, rimasto deluso dall’esplorazione spaziale non trovando cio che cercava, si ritira dall’esplorare lo spazio esterno, gli “spaziali” protendono nel continuare l’esplorazione (Ultima notte : La ballata della terra lontana) non facendosi scrupoli a raccogliere materiale genetico per la propria sopravvivenza (Diciassettesima notte : Colonia) e cercando di prender con loro anche la stirpe dei Robinson (Diciannovesima notte : L’odissea del Pianeta Verde, Ultima notte : La ballata della terra lontana). Alla fine del manga abbiamo cosi tre tipi di umanità : i terrestri, rinchiusi per loro scelta nel sistema solare, gli uomini nati nello spazio pronti ad affrontare l’ignoto e la stirpe dei Robinson pronta a costruire il proprio futuro sul pianeta/Eden generato da un loro lontano pronipote. Questa, in linea di massima, è la storia narrata in 2001 nights ma ogni capitolo ha molto di piu di quel che è stato detto e cio rende la presenza di questo manga indispensabile nella biblioteca di chi apprezza un certo tipo di fantascienza.

L’universo di 2001 Nights è ripreso in opere successive di Hoshino, tra cui possiamo citare 2001+5 Nights raccolta di altre cinque storie che si muovono nello stesso universo, Sabel Tiger e Stardust Memories, storie che comunque non aggiungono nulla alla narrazione anche se molto profonde come ci si aspetta per un opera simile.


Data la monumentalità dell’opera è difficile rendere in animazione un prodotto come 2001 nights ma si è provato lo stesso nel 1987 a realizzare, sotto il nome di Space Fantasia 2001 Nights, un OAV che però non copre tutta la storia ma solo i capitoli riguardante la progenie dei Robinson. Ultimamente invece son state realizzate in computer grafica, alcuni OAV, chiamati semplicemente TO, tratti dai capitoli “Pianeti simbionti” e “Orbita ellittica”, con la speranza che queste opere in animazione possano prima o poi sbarcare anche in Italia in modo da far conoscere ancora meglio uno degli autori fantascientifici nipponici piu interessanti degli ultimi decenni.