Tempesta solare, Cetacei spiaggiati & Terremoti nel nord Italia, coincidenze?

Mentre Francesca Mancuso oggi scrive su nextime.it  della tempesta solare con dovizia, noi ci domandiamo se per caso la coincidenza della tempesta possa avere in qualche modo deviato il sonar interno che madre natura ha regalato ai cetacei che si sono spiaggiati in Nuova Zelanda il 24/1/2012, pensate che nello stesso punto , in due mesi , si sono spiaggiate altre 90 balene, che nonostante gli aiuti dei volontari si sono ridirette verso la riva. Aggiungiamo poi un terzo punto di riflessione, ovvero lo sciame sismico dall'1 di notte (nel Veronese, 4.2) con la massima scossa registrata alle 9,06 nell'area Parma, Mantova e Reggio Emilia. Centinaia di chiamate al 118, l'ondata è stata avvertita distintamente anche a Milano, Torino, Verona e Genova per fortuna senza danni a persone o a cose.

Perché questo articolo sul fan made blog di anime web radio? Cerchiamo solo una riflessione in più, per non subire inebetiti quello che ci accade attorno...
Avremmo una lunga lista di terremoti ed alluvioni da citare, ma siamo sicuri che cercando nella rete troverete il materiale in abbondanza.
a.w.r. staff.


Articolo tratto da nextime.it
Giovedì, 26 Gennaio 2012 09:32 Scritto da Francesca Mancuso
Tempesta solare, pericolo scampato. Nonostante i timori iniziali, pochi sono stati i danni legati alla radiazione proveniente dal Sole a seguito dell'ultima eruzione che, lo ricordiamo, è la più violenta degli ultimi anni. Ma la Nasa, anni or sono, aveva annunciato la possibilità che nel 2012 la Terra sarebbe stata soggetta a simili fenomeni. Le conseguenze? Imprevedibili.
Per questa volta è andata bene, la tempesta geomagnetica che ci ha colpiti ha solo creato qualche problemino da poco ai satelliti, e ha messo in allarme sui voli verso i poli. Per il resto ha solo regalato meravigliose aurore nelle zone più settentrionali del pianeta. Ma poteva anche finire diversamente.
Qualche anno fa uno studio condotto dalla Nasa insieme agli esperti della National Academy of Sciences aveva messo in guardia sui rischi legati alle tempeste solari e, partendo dall'analisi del ciclo del sole, che dura undici anni, avevano predetto la possibilità che nel corso del 2012 sulla Terra vi sarebbe stata una violentissima eruzione solare, che avrebbe potuto mettere a repentaglio la permanenza stessa dell'uomo sul pianeta.
Da dicembre del 2009 l'attività del Sole ha iniziato ad aumentare, entrando pian piano nella sua fase di massimo solare, periodo in cui sono più frequenti le eruzioni solari e i getti di massa coronale, che danno origine alle radiazioni che tanto temiamo e che provocano le tempeste geomagnetiche. Per fortuna abbiamo l'atmosfera a proteggerci.
In passatto, nel 1859 gli astronomi assistettero ad una tempesta geomagnetica di proporzioni straordinarie che fece addirittura incendiare il telegrafo in Europa e in America, regalando però insolite aurore boreali anche nel nostro paese. Stessa cosa accadde nel 1921. Ma cosa accadrebbe se oggi si verificasse un fenomeno di tali proprozioni? Considerato che ormai dipendiamo dall'elettricità e dai satelliti, le conseguenze potrebbero anche essere disastrose.
Secondo gl esperti del National Academy of Sciences "l'nergia elettrica è la chiave di volta tecnologica della società moderna, dalla quale dipendono tutte le altre infrastrutture e gli altri servizi e se la tempesta del 1859 avvenisse oggi, assisteremmo a un'enorme devastazione sociale ed economica". Secondo John Kappenmann, coautore del rapporto, il ripresentarsi di un evento come quello del 1921 lascerebbe "al buio" 130 milioni di persone e causerebbe danni per 2mila miliardi di dollari.
Ma c'è di peggio. Secondo gli esperti, il ciclo solare raggiungerà il picco tra quest'anno e il 2013. ma nella comunità scientifica non c'è accordo su quanto sarà intensa l'attivita della nostra stella in quel periodo. Spiega lo scienziato Doug Biesecker della Noaa: "Basta un solo evento per creare enormi problemi: la grande tempesta del 1859 avvenne durante un ciclo particolarmente mite".




Articolo tratto da rai.it
Balene spiaggiate in Nuova ZelandaAndato in onda il: 24/01/2012

Ventidue balene pilota sono morte dopo essersi spiaggiate a Farewell Spit, nel nord-ovest della Nuova Zelanda, mentre i soccorritori stanno cercando di salvare le 77 balene che sono ancora in vita. All'inizio di questo mese, altri sette esemplari della stessa specie sono morti mentre 18 sono riusciti a sopravvivere e a prendere il largo. In Nuova Zelanda spesso si verificano episodi di questo genere durante l'estate: dal 1840 sono stati registrati più di cinquemila spiaggiamenti di balene e delfini. Ancora però non si è capita la causa di questi fenomeni.