KEN IL GUERRIERO: un anime rimasto integro nel tempo!


È il 1984 quando il guerriero più forte del mondo, dalla tecnica imbattibile entra a far parte del nostro immaginario collettivo.
Kenshiro, è lui l’ultimo successore della divina scuola di Hokuto, la tecnica di arti marziali che non ha eguagli. È lui l’uomo che avrà sulle spalle la salvezza del mondo intero, minacciato dalle catastrofi naturali e dai soprusi dei più forti sui più deboli. È lui l’uomo della speranza per un futuro migliore.
“Okuto No Ken” conosciuto in Italia meglio come Ken il guerriero è uno dei rarissimi anime rimasti integri nell’adattamento italiano. Questo perché? Risposta molto semplice: non è mai andato in onda sulle reti pubbliche, ma sempre su reti piccole locali di secondo livello. Ma nonostante ciò in 27 anni dal suo arrivo in Italia, resta sempre uno dei più conosciuti famosi anime della storia.
La serie tv è composta da due stagioni la prima, più lunga di 109 episodi, la seconda più ridotta di 43. Forse per il poco denaro a disposizione o forse per la non curanza del doppiaggio, il numero di doppiatori utilizzati per questa serie è pressoché basso. Se ne contano circa sei o sette in tutto per tutti i personaggi che si susseguono.
Un’esplosione atomica alla fine del XX secolo ha comportato il collasso della moderna civiltà e la più totale devastazione ambientale. I sopravvissuti all'olocausto nucleare si sono ridotti a vivere in piccoli assemblamenti urbani in oasi in mezzo al deserto, assediati da bande di predoni, che saccheggiano e distruggono tutto ciò che incontrano. È da qui che inizia la battaglia per la salvezza del mondo del nostro combattente. Kenshiro è l’ultimo successore della divina scuola di Hokuto, arte marziale con la quale è possibile esercitare la distruzione o il controllo del corpo umano premendo determinati punti di pressione. Di quattro fratelli, lui è il più piccolo, ed è stato scelto dal suo maestro Ryuken come suo successore. All’inizio Ken non sa ancora che sarà succube del suo destino, sul quale graverà la salvezza dell’intera umanità. All’inizio si trova ad affrontare Shin, il primo guerriero della sacra scuola di Nanto, nato sotto la stella del sacrificio. Egli è terribilmente innamorato di Giulia, fidanzata di Ken. Il nostro protagonista affronterà in una lotta all’ultimo sangue Shin per riprendersi la donna che tanto ama. Ma la lotta non porterà a nulla perché prima del duello Giulia, si toglie la vita.
Ken fa amicizia con due ragazzini, Bart e Linn, che diventeranno per il nostro eroe i suoi compagni di viaggio, ma anche le persone più importanti da proteggere.
Inizia una nuova avventura e a farsi avanti per la conquista del mondo arriva prima Jagger, fratello di Ken, che non accetta la scelta del suo maestro e cerca così di ucciderlo, ma avendo una tecnica di basso livello ovviamente non ha la meglio in battaglia. Ecco qui che fa amicizia con Rei, il secondo guerriero di Nanto, nato sotto la stella del dovere. Questi diventa il suo migliore amico e lo affiancherà in numerose battaglie finchè il malcapitato non vedrà la stella della morte e perirà in combattimento sotto il pugno superbo di Raoul, fratello maggiore di Ken, il quale vuole conquistare il mondo intero e diventare il re di Hokuto tiranneggiando l’intero mondo.
Sulla strada di Ken compare alche il terzo fratello, Toki, dall’animo buono, il quale si sacrificò durante l’esplosione atomica per salvare la vita di numerosi bambini, rimanendo contaminato dalle radiazioni nucleari. Da allora avendo la salute cagionevole decide di dedicare la sua vita alla cura degli ammalati. È la volta poi di Yuda, terzo guerriero di Nanto, nato sotto la stella del tradimento. Perisce in combattimento contro Rei, il quale vuole vendicare la sua donna Mamiya, rapita e seviziata. Dopo la morte di Rei, Ken si rimette nuovamente in viaggio e in un villaggio fa amicizia con Shu, quarto guerriero di Nanto, nato sotto la stella della benevolenza. Shu sacrificò la sua vista anni prima, per salvare la vita a Ken. In questo nuovo villaggio Ken, si trova a combattere contro Sauzer, quinto guerriero di Nanto, nato sotto la stella del comando, il quale uccide Shu per avere la supremazia. Avanza poi una battaglia contro Ken, ma viene sconfitto. È la volta dell’ennessima avventura, Ken deve assolutamente ritrovare il sesto guerriero di Nanto che altri non è che Giulia la donna che tanto amava e che credeva fosse morta. La donna è in realtà la regina della sacra scuola perchè nata sotto la stella dell’amore materno, amata anche non solo da Shin, ma anche da Raoul, il quale venuto a conoscenza del fatto che fosse viva, la rapisce. Inizia il capitolo finale di questa prima serie: l’ultimo sanguinosissimo scontro tra il re/tiranno di Hokuto e il salvatore del mondo. Chi avrà la meglio? Ovviamente da buon anime che si rispetti, nonostante la crudeltà delle immagini, di crani che saltano in aria e cervelli che scoppiano qua e là, il nostro eroe ha la meglio in quest’ultimo scontro. Dimostrando a Raoul di essere il più forte, perché col sacrificio e il dolore Ken è stato in grado di apprendere l’ultimo colpo segreto della sacra scuola e cioè la Trasmigrazione attraverso Satori, una tecnica straordinaria che permette al suo spirito di entrare in contatto con i vari guerrieri morti in battaglia, assumendone la forza e le tecniche di lotta. Termina così la prima serie. Si lascia poi spazio alla seconda serie, più breve, ma non meno ricca di suspense e di teste fatte saltare in aria. Passano diversi anni e in questa nuova serie Ken si ritrova ad affrontare all’inizio i guerrieri della scuola di Cento, capeggiati da un falso imperatore, il quale aveva tenuto prigioniera la vera imperatrice, altri non è che la sorella gemella di Lynn. Le due sorelle furono separate alla nascita, perché la scuola non poteva permettere l’esistenza di due imperatrici. Dopo questa prima disavventura, Lynn viene rapita e portata sull’isola dei demoni per essere venduta. Ken corre subito alla sua ricerca. In questo nuovo blocco si scopre così la vera storia dei fratelli di Hokuto e della sacra scuola. Lynn viene venduta al re dell’isola, Kaio, che altri non è il fratello maggiore di Raoul e Toki. Fa poi la sua comparsa il fratello maggiore di Ken, Hyo, che avendo perso la memoria si ritroverà ad essere suo rivale per poi diventare suo alleato per la salvezza di Lynn.
Alla fine Ken scova Kaio, ma prima di affrontarsi in duello, quest’ultimo colpisce uno dei punti segreti della ragazza, facendola cadere in un lungo sonno. Lynn si innamorerà del primo uomo che guarderà non appena riaprirà gli occhi. Non potendoglielo perdonare, Ken da sfogo alla sua rabbia dando inizio al combattimento. Anche in questo caso il nostro eroe ha la meglio e prima di morire, Kaio confida a Ken di aver messo incinta Lynn. Una volta terminato il duello, Ken affida a Burt la giovane e gli chiede di prendersi cura di lei, perché al suo fianco non sarebbe felice dal momento che ancora tante battaglie lo attendono. Questo è il suo destino. Essere il salvatore del mondo.

Di sicuro Ken il guerriero è uno degli anime più violenti, perché un uomo in grado di far saltare il cervello a più di 100 uomini alla volta, non si può dire che non lo sia nonostante le inquadrature che riprendono il momento delle esplosioni delle teste siano in realtà delle ombre nere o ancora che il colore del sangue invece di essere rosso ocre sia nero. Ma comunque sia è sempre andato in onda nell’orario del preserale e nessuno si è mai lamentato di Ken e del suo modo di mettere a KO l’avversario. Addirittura uno dei massimi vertici della Toei Animation (la casa produttrice di Hokuto no Ken) intervistato anni fa da un inviato della rivista "Mangazine", alla notizia che Ken in Italia era trasmesso addirittura in quegli orari di maggiore audience, commentò con una risata chiedendo come mai nessuno si fosse ancora lamentato. Almeno fu così per i primi dieci anni di messa in onda. Poi scattò il caso eclatante.

Nel 1996, un gruppo di ragazzi lanciarono da un cavalcavia alcune pietre facendo finire fuori strada alcune macchine, provocando la morte di una ragazza. Le forze dell’ordine non ci misero molto a trovare i delinquenti e perquisendo le loro stanze trovarono dei fumetti manga di Kenshiro. Ed ecco qui il finimondo. Sociologi, psicologi e tutti gli esperti del campo iniziarono ad inveire contro il nostro povero “guerriero giapponese”. Dando a lui le colpe di questa violenza giovanile.
Una piccola rete toscana, Rete 37, decise dopo tutte le polemiche, di sopprimere l'anime dal palinsesto, ma centinaia di ragazzi misero in subbuglio il centralino di Rete 37 chiedendo a gran voce il ritorno di Ken. Una cosa del genere, specialmente su una rete locale non si era mai vista e sentita. La cosa fece talmente scalpore
che addirittura RAI 1 decise di affrontare la questione sul programma “Uno mattina” dove venne invitato il Direttore di Rete 37, il prof. Bartolini, un affermato pedagogista rettore della cattedra all'Università di Bologna e la signora D'Amato, Sociologa della Sapienza di Roma e consulente del Ministero degli Affari Sociali. E qui avvenne qualcosa di inaspettato: i due sociologi parlarono entrambi bene di Ken.
Prof. Bartolini: "Personalmente non credo che un cartone animato, per quanto violento, possa essere responsabile di un’ induzione alla violenza, nel senso che un ragazzo riesce a leggere molto bene nel cartone animato la finzione della violenza, specie negli anime giapponesi (li definì correttamente "anime") che sono caratterizzati da una sorta di estetica dell'eccesso e del paradosso"
Prof.ssa D'Amato: "Io conosco Ken il Guerriero e sarei stata tra coloro che non l'avrebbero eliminato, perchè Ken è ancora uno di quei pochi cartoni che non inducono alla noia. Perchè? Perchè succede sempre qualcosa e alla fine comunque il buono vince, ne più ne meno che nelle favole con le quali tutti noi siamo cresciuti"

Per la prima volta nella storia dei cartoni animati giapponesi, in un caso importante come questo, finalmente anche per i gli esperti di sociologia il Giappone non era una “minaccia” per i più giovani.
E lasciamo quindi al nostro eroe la possibilità di proteggere i più deboli, e dare la possibilità di credere non solo ai più piccoli ma anche a quelli un po’ più grandi speranzosi e ancora un po’ sognatori che l’amore e la bontà vincono ancora sul male anche in questo mondo reale. Anche se si sa.. molto spesso non è proprio così.

STEFANIA TORSELLO